L’idea nasce in primis dalla mia passione per il gioco, non nell’accezione negativa che ormai ha assunto a causa dell’estremizzazione di un fenomeno legato al lucro e all’azzardo, bensì in quella positiva di passatempo ludico e conviviale.
Se un gioco si presenta bello anche nella veste grafica, allora assume anche un aspetto di pregio che non guasta.
Marcello Carrà
Avanzando l’età, si praticano sempre meno i giochi da tavolo, preferendo magari le chiacchiere più o meno futili.
In questo caso ho realizzato dei tabelloni di dimensioni estremamente ridotte: si tratta di mini giochi da tavolo difficilmente giocabili, in virtù delle loro dimensioni (8×12 centimetri).
Molto probabilmente non potranno essere praticati in compagnia e quindi creano solo l’illusione dello svago collettivo.
Allo stesso tempo, ad aumentare la difficoltà, le regole del gioco non sono chiaramente definite, se non per il classico gioco dell’oca.
Essi restano quindi nell’ambito della solitaria contemplazione di pochi visionari che, tramite una lente di ingrandimento, vagheggiano sui trastulli di questo mondo.