Il lavoro sui personaggi dei fumetti e dei cartoni animati non è un mero gioco di immaginazione in merito al loro invecchiamento fisico, bensì una piccola riflessione sulle mode che passano.
Spesso, parlando con gli adolescenti di oggi, scopro che eroi del mondo dei fumetti che io do per scontato esistano e ritengo essere universalmente riconosciuti, in realtà non lo sono per nulla.
Allo stesso modo, probabilmente, i personaggi di oggi non saranno più di moda tra 20 anni.
Marcello Carrà
Anche se i protagonisti di questi cartoon non dovrebbero sfiorire con l’età, ma uscire dalla matita di chi li ha creati sempre uguali a loro stessi, ho deciso di invecchiarli fisicamente: Willy il Coyote non è più quella creatura scattante e piena di risorse (benché infinitamente sfortunata), bensì un attempato animale occhialuto, che ha raggiunto la pace in compagnia del suo Beep Beep.
L’effervescente Bugs Bunny, rimasto con un dente solo, passa il suo tempo a leggere un giornale sulle ultime novità in tema di carote.
Si tratta di una considerazione sulla fragilità che coinvolge buona parte di tutto quello che ci circonda.
Ciò che è nuovo, noto e di moda oggi, in un domani molto prossimo diverrà semisconosciuto, perché sostituito dalle mode delle nuove generazioni.
Questo aspetto, che si tramanda da sempre nella storia, costituisce evoluzione/involuzione a seconda di quanto i giovani sanno trattare con rispetto le tradizioni e le conoscenze del passato, sia quelle più ludiche che quelle più serie.